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MAGIA SALOMONICA
La Magia Salomonica prende il nome dal re Biblico Salomone, figlio di David e dal celebre libro la Clavicula Salomonis (chiave di Salomone). Per molti secoli si sono discusse le origini della salomonica, ma ormai è praticamente certa: l’origine babilonese e semitica della Chiave di Salomone è evidente nelle parole e nei riti scritti, ed è probabilmente arrivata in occidente da gruppi Gnostici e Cabalistici.
Certamente non tutti i manoscritti possono essere ricondotti al passato antico, ma il ceppo originario è certamente molto lontano nel tempo. Per provare l’antichità della Chiave di Salomone è bene sottolineare che nel primo secolo lo storico ebreo G. Flavio fa riferimento a un libro d’incantesimi per evocare gli spiriti maligni attribuito proprio a Salomone. Possiamo trovare numerosi riferimenti persino nel Corano, dove sono presenti tracce relative alla tradizione salomonica. La Magia Salomonica trova I suoi fondamenti anche nella Cabala (parte esoterica dell’ebraismo); le radici di questi antichi insegnamenti segreti arrivano a noi oggi tramite il Popolo d’Israele e la Bibbia.
Grandi conoscenze esoteriche permisero a Re Salomone di comunicare con spiriti eletti e illuminati, ottenendo da essi l’aiuto e la potenza necessaria per vincere su tutti i suoi nemici; l’immensa saggezza e la conoscenza così grande rendevano evidente che Dio era con lui. Non furono le sole e preziose nozioni che servirono a Re Salomone per costruire il Tempio di Gerusalemme a essere tramandate, anche importanti conoscenze esoteriche furono svelate direttamente da Dio a Mosè; queste segrete e potenti conoscenze furono conservate e tramandate solo per via orale da pochi eletti. Dall’immensa sapienza infusa in Re Salomone da Dio deriva la potenza esoterica dei 45 Pentacoli Talismani, dei Sigilli Angelici e dei Sigilli Demoniaci che egli creò senza dimenticare le importanti e segretissime Claviculas Salomonis.
La Magia Salomonica segreta fatta di operatori eletti diventa più fruibile a un pubblico più vasto tra l’Ottocento ed i Novecento, per merito della Golden Dawn (Ordine Ermetico dell’Alba Dorata) e viene praticata in tantissime scuole come la Cabala Ermetica, la magia Enochiana, Thelema, e più in generale dai praticanti di magia che si appoggiano all’impiego di un grimorio, ossia a un libro di Magia. Sotto la definizione di salomonica vengono in realtà racchiusi centinaia di trattati di sapienza magica, è una vera e propria scuola di pensiero e uno studio profondo anche della personalità dell’operatore, che deve essere fatto da ogni esperto di Magia Salomonica che si rispetti.
La grande saggezza di tale metodologia la porta a essere alla base della Magia Cerimoniale che ancora oggi molti adepti operano. È frutto di grande conoscenza tramandata nei secoli, di riti comprovati, di operatori profondamente preparati. La Magia Salomonica presenta una grande studio alla base e un altrettanto vasta esperienza per poterla padroneggiare.
Questo tipo di magia mette l’umano in contatto con la Schiera Angelica di Dio, ci vuole una grande potenza d’animo per sopportare le più alte verità, bisogna tenere diritta la barra e ben salda quando siamo davanti alla schiera di angeli che circonda la divinità. Ci sono poche persone sulla terra che hanno delle qualità così sviluppate da potersi mettere in un contatto diretto, tramite questo tipo di magia, con le più alte emanazioni delle schiere celesti. Non basta sapere fare un rituale se l’operatore non ha un animo immenso da poter dare un significato, una comprensione e una direzione alle energie che sta per risvegliare.
La Magia Salomonica evoca perciò anche spiriti, il libro testo cardine lo insegna: dice i loro nomi, le regole per entrarvi in contatto, la loro gerarchia e il tipo di aiuto che danno all’uomo. Sono schiere angeliche ma anche infernali, non è però un discorso di magia nera o bianca ma di quale preciso spirito evocare per ottenere quel determinato aiuto.
In questo tipo di rituale di fondamentale importanza distinguere i tempi, le ore magiche e i materiali magici, esistono delle tavole indicanti le ore planetarie nelle quali agire, i giorni prediletti e altri dettagli di grande accuratezza.
I dettami sui circoli di protezione derivano proprio da Salomone. È bene ricordare infatti che sulla Chiave di Salomone è specificato che nessuna operazione concernente gli spiriti può essere effettuata senza tracciare e consacrare il Circolo magico, atto che deve essere ricevuto in iniziazione, dopo che il mago si è purificato naturalmente sia fisicamente con bagni particolari, che spiritualmente con pratiche di meditazione. A volte i rituali che l’operatore deve compiere su sé stesso, e precedono poi il rituale vero e proprio, occupano più tempo di tutto il resto. La Magia Salomonica prende il nome dal re Biblico Salomone, figlio di David e dal celebre libro la Clavicula Salomonis (chiave di Salomone). Per molti secoli si sono discusse le origini della salomonica, ma ormai è praticamente certa: l’origine babilonese e semitica della Chiave di Salomone è evidente nelle parole e nei riti scritti, ed è probabilmente arrivata in occidente da gruppi Gnostici e Cabalistici.
Certamente non tutti i manoscritti possono essere ricondotti al passato antico, ma il ceppo originario è certamente molto lontano nel tempo. Per provare l’antichità della Chiave di Salomone è bene sottolineare che nel primo secolo lo storico ebreo G. Flavio fa riferimento a un libro d’incantesimi per evocare gli spiriti maligni attribuito proprio a Salomone. Possiamo trovare numerosi riferimenti persino nel Corano, dove sono presenti tracce relative alla tradizione salomonica. La Magia Salomonica trova I suoi fondamenti anche nella Cabala (parte esoterica dell’ebraismo); le radici di questi antichi insegnamenti segreti arrivano a noi oggi tramite il Popolo d’Israele e la Bibbia.
Grandi conoscenze esoteriche permisero a Re Salomone di comunicare con spiriti eletti e illuminati, ottenendo da essi l’aiuto e la potenza necessaria per vincere su tutti i suoi nemici; l’immensa saggezza e la conoscenza così grande rendevano evidente che Dio era con lui. Non furono le sole e preziose nozioni che servirono a Re Salomone per costruire il Tempio di Gerusalemme a essere tramandate, anche importanti conoscenze esoteriche furono svelate direttamente da Dio a Mosè; queste segrete e potenti conoscenze furono conservate e tramandate solo per via orale da pochi eletti. Dall’immensa sapienza infusa in Re Salomone da Dio deriva la potenza esoterica dei 45 Pentacoli Talismani, dei Sigilli Angelici e dei Sigilli Demoniaci che egli creò senza dimenticare le importanti e segretissime Claviculas Salomonis.
La Magia Salomonica segreta fatta di operatori eletti diventa più fruibile a un pubblico più vasto tra l’Ottocento ed i Novecento, per merito della Golden Dawn (Ordine Ermetico dell’Alba Dorata) e viene praticata in tantissime scuole come la Cabala Ermetica, la magia Enochiana, Thelema, e più in generale dai praticanti di magia che si appoggiano all’impiego di un grimorio, ossia a un libro di Magia. Sotto la definizione di salomonica vengono in realtà racchiusi centinaia di trattati di sapienza magica, è una vera e propria scuola di pensiero e uno studio profondo anche della personalità dell’operatore, che deve essere fatto da ogni esperto di Magia Salomonica che si rispetti.
La grande saggezza di tale metodologia la porta a essere alla base della Magia Cerimoniale che ancora oggi molti adepti operano. È frutto di grande conoscenza tramandata nei secoli, di riti comprovati, di operatori profondamente preparati. La Magia Salomonica presenta una grande studio alla base e un altrettanto vasta esperienza per poterla padroneggiare.
Questo tipo di magia mette l’umano in contatto con la Schiera Angelica di Dio, ci vuole una grande potenza d’animo per sopportare le più alte verità, bisogna tenere diritta la barra e ben salda quando siamo davanti alla schiera di angeli che circonda la divinità. Ci sono poche persone sulla terra che hanno delle qualità così sviluppate da potersi mettere in un contatto diretto, tramite questo tipo di magia, con le più alte emanazioni delle schiere celesti. Non basta sapere fare un rituale se l’operatore non ha un animo immenso da poter dare un significato, una comprensione e una direzione alle energie che sta per risvegliare.
La Magia Salomonica evoca perciò anche spiriti, il libro testo cardine lo insegna: dice i loro nomi, le regole per entrarvi in contatto, la loro gerarchia e il tipo di aiuto che danno all’uomo. Sono schiere angeliche ma anche infernali, non è però un discorso di magia nera o bianca ma di quale preciso spirito evocare per ottenere quel determinato aiuto.
In questo tipo di rituale di fondamentale importanza distinguere i tempi, le ore magiche e i materiali magici, esistono delle tavole indicanti le ore planetarie nelle quali agire, i giorni prediletti e altri dettagli di grande accuratezza.
I dettami sui circoli di protezione derivano proprio da Salomone. È bene ricordare infatti che sulla Chiave di Salomone è specificato che nessuna operazione concernente gli spiriti può essere effettuata senza tracciare e consacrare il Circolo magico, atto che deve essere ricevuto in iniziazione, dopo che il mago si è purificato naturalmente sia fisicamente con bagni particolari, che spiritualmente con pratiche di meditazione. A volte i rituali che l’operatore deve compiere su sé stesso, e precedono poi il rituale vero e proprio, occupano più tempo di tutto il resto. E’ assolutamente necessario, pena il fallimento di ogni rito, che l’operatore, essendo vaso comunicante tra la terra e il cielo, sia puro spiritualmente, tramite esercizi psicologici e ferree regole comportamentali.
Malgrado i testi sacri, nella Magia Salomonica è di fondamentale importanza la trasmissione orale dei particolari che racchiudono il rituale, proprio perché certe conoscenze devono arrivare solo a chi ne è degno, non ai profani. I rituali della Magia Salomonica sono lunghi, necessitano di una grande varietà di accessori, a volte, di non facile reperibilità. La cerimonia è complessa ed è fatta di parole e gesti misuratissimi, nonché di piena consapevolezza. In ogni testo si trova l’avvertenza di essere molto prudenti nell’invocazioni degli spiriti, essi infatti possono ingannare, dichiararsi con un nome errato e prendersi gioco dell’officiante, nonché metterlo in pericolo. Per questo è necessario costruire un cerchio di protezione o cerchio magico. L’usanza di proteggersi all’interno di un cerchio è molto diffusa, i babilonesi usavano i cerchi di farina, gli indù, ad esempio cerchi di pietre o si può usare sale, disegnare il cerchio con un gesso... La cosa fondamentale è però che sia imprescindibile l’esistenza del cerchio per la ritualistica.
Dalla sapienza del Re Salomone avuta in dono da Dio, deriva la potenza esoterica dei Pentacoli Talismani, dei Sigilli Angelici e dei Sigilli Demoniaci che egli creò. Dal manoscritto conservato a Parigi nella Bibliothèque de l’Arsénal, Les Vraies Talismans, abbiamo ottenuto tutte le immagini dei pentacoli salomonici e planetari che abbiamo oggi. I pentacoli Planetari possono essere considerati anche dei veri e propri talismani ma è bene considerarli più come “polarizzatori di forze magiche” che agevolano la richiesta fatta agli spiriti supremi. Ci sono quindi vari pentacoli, ciascuno con le proprie immagini a seconda del pianeta a cui sono dedicati. Ogni pianeta ha una qualità intrinseca (Venere per l’amore, Marte per la forza...) e devono essere rispettate l’indicazione di orari, giorni, colori, i segni, che il determinato pianeta necessita. Ovvero i pentacoli sono delle chiavi di apertura necessarie alla magia cerimoniale per eseguire con precisione la vera Magia Salomonica. Sono però oggetti potentissimi, e devono essere compilati con assoluta precisione: basta un piccolo errore che il pentacolo, può sprigionare energie avverse e pericolose.
L’operatore perciò avrà sviluppato un’attività di concentrazione, perfezionismo e sapienza tale da attivare una semplice lastra di metallo in un potentissimo oggetto di magia che può cambiare il corso delle cose.
Nelle pratiche magiche va riconosciuto un potere speciale al Sigillo di Re Salomone, chiamato anche: Simbolo della Stella a Sei Punte o Stella di David. Questo sigillo è considerato il più potente talismano di protezione contro qualsiasi minaccia e negatività. Il Sigillo di Re Salomone è formato da due triangoli equilateri incrociati, rappresenta l’unione del cielo e della terra, il mondo spirituale con il mondo materiale, indica l’equilibro magico presente nell’Universo. La Stella di David è un elemento visibile nello stemma dello Stato d’Israele, secondo la tradizione ebraica questo simbolo trova una congiunzione con il Sigillo Magico usato dal Re Salomone per controllare gli spiriti e demoni.
Ma in che campo pratico può essere utile rivolgersi alla Magia Salomonica?
È un’arte che comprende l’aiuto, tramite pentacoli, riti ed evocazione per ogni ambito della vita. Si può propiziare il denaro, allontanare nemici, accrescere le facoltà psichiche, togliere e restituire al mittente malocchi e maledizioni, portare la fortuna nella nostra esistenza…Innumerevoli gli impieghi!
Secoli di studio e applicazione hanno portato la Magia Salomonica ad aprire ogni porta chiusa, ad aiutare i casi più disperati, a risolvere i problemi più ostici. Talismani di protezione, riti d’amore, evocazione che comandano il tale spirito ad aiutare l’operatore per raggiungere la meta prefissa. La grande saggezza del pensiero Magico Salomonico integra la vita umana con l’aiuto di spiriti che in caso contrario, non si degnerebbero di scendere dai loro Empirei o salire dalle grotte del sottosuolo, nemmeno per tutto l’oro del mondo; è l’adepto, il Magus che dirige le forze come un direttore di orchestra davanti ai suoi suonatori, con rigore e autorevolezza.
Dall’antica Magia Salomonica è arrivato a noi il rito di Venere: grande cerimoniale per fare innamorare di noi una persona, per propiziare l’amore di coppia, per attirare di nuovo un amore che si è allontanato, per mettere al suo posto una rivale d’amore o suscitare passione e desiderio. Attraverso i pentacoli di Venere, che sono più d’uno, si ottiene il ricongiungimento, così come l’amicizia o il farsi ben volere. Il pentacolo di Venere nella sua trascrizione in pergamena, o con l’incisione sui metalli, resta senz’altro una delle migliori scelte per le questioni sentimentali.
Di grande importanza e molto ambiti sono i Legamenti d'Amore di Magia Salomonica: questi particolari riti agiscono sui principi naturali dell’energia, ovvero non obbligano e non impongono un sentimento, ma fanno leva su attrazioni interiori, portandole in superficie. Liberano da litigi e malintesi e rigenerano l’amore, se impedito e osteggiato da terze persone. L’operatore agisce in modo che il sentimento cresca libero e consolidato nel tempo.
Questo tipo di magia lavora più sui sentimenti profondi che sulle emozioni legate alla passione e all’istinto. E’ facilmente intuibile il perché: essa si appoggia a rituali così profondamente concepiti da essere viscerali, e si manifesta alla persona sottoposta alle sue influenze, con una sorta di pensieri nostalgici, legati alle esperienze e ricordi belli vissute insieme al suo ex, che si fanno ogni giorno più intensi.
Se non ci sono motivi che possono bloccare il ritorno molto forti, legati alla rottura o da altre particolari influenze, la persona, quando sopraggiungono queste emozioni, si lascia andare a sentimenti, che giorno dopo giorno, soprattutto non vedendo e non sentendo il partner, vanno ad accumularsi, mettendo in crisi il soggetto che rimette in discussione la decisione presa.
E arriverà piano piano, da 28 giorni a un massimo di 3 mesi, a credere fermamente di aver sbagliato decisione, ed ecco che ciò lo farà ritornare a contattare e cercare l’amante lasciato nella disperazione. Si parla di un rito di 28 giorni perché questo è il tempo di una lunazione.
Affidarsi alla Magia Salomonica per l’amore vuol dire poter disporre di un’esperienza millenaria in ogni problema, ogni situazione legata alla pena d’amore, al conflitto dentro una coppia, a propiziare fedeltà e devozione nel nostro partner.
assolutamente necessario, pena il fallimento di ogni rito, che l’operatore, essendo vaso comunicante tra la terra e il cielo, sia puro spiritualmente, tramite esercizi psicologici e ferree regole comportamentali.
Malgrado i testi sacri, nella Magia Salomonica è di fondamentale importanza la trasmissione orale dei particolari che racchiudono il rituale, proprio perché certe conoscenze devono arrivare solo a chi ne è degno, non ai profani. I rituali della Magia Salomonica sono lunghi, necessitano di una grande varietà di accessori, a volte, di non facile reperibilità. La cerimonia è complessa ed è fatta di parole e gesti misuratissimi, nonché di piena consapevolezza. In ogni testo si trova l’avvertenza di essere molto prudenti nell’invocazioni degli spiriti, essi infatti possono ingannare, dichiararsi con un nome errato e prendersi gioco dell’officiante, nonché metterlo in pericolo. Per questo è necessario costruire un cerchio di protezione o cerchio magico. L’usanza di proteggersi all’interno di un cerchio è molto diffusa, i babilonesi usavano i cerchi di farina, gli indù, ad esempio cerchi di pietre o si può usare sale, disegnare il cerchio con un gesso... La cosa fondamentale è però che sia imprescindibile l’esistenza del cerchio per la ritualistica.
Dalla sapienza del Re Salomone avuta in dono da Dio, deriva la potenza esoterica dei Pentacoli Talismani, dei Sigilli Angelici e dei Sigilli Demoniaci che egli creò. Dal manoscritto conservato a Parigi nella Bibliothèque de l’Arsénal, Les Vraies Talismans, abbiamo ottenuto tutte le immagini dei pentacoli salomonici e planetari che abbiamo oggi. I pentacoli Planetari possono essere considerati anche dei veri e propri talismani ma è bene considerarli più come “polarizzatori di forze magiche” che agevolano la richiesta fatta agli spiriti supremi. Ci sono quindi vari pentacoli, ciascuno con le proprie immagini a seconda del pianeta a cui sono dedicati. Ogni pianeta ha una qualità intrinseca (Venere per l’amore, Marte per la forza...) e devono essere rispettate l’indicazione di orari, giorni, colori, i segni, che il determinato pianeta necessita. Ovvero i pentacoli sono delle chiavi di apertura necessarie alla magia cerimoniale per eseguire con precisione la vera Magia Salomonica. Sono però oggetti potentissimi, e devono essere compilati con assoluta precisione: basta un piccolo errore che il pentacolo, può sprigionare energie avverse e pericolose.
L’operatore perciò avrà sviluppato un’attività di concentrazione, perfezionismo e sapienza tale da attivare una semplice lastra di metallo in un potentissimo oggetto di magia che può cambiare il corso delle cose.
Nelle pratiche magiche va riconosciuto un potere speciale al Sigillo di Re Salomone, chiamato anche: Simbolo della Stella a Sei Punte o Stella di David. Questo sigillo è considerato il più potente talismano di protezione contro qualsiasi minaccia e negatività. Il Sigillo di Re Salomone è formato da due triangoli equilateri incrociati, rappresenta l’unione del cielo e della terra, il mondo spirituale con il mondo materiale, indica l’equilibro magico presente nell’Universo. La Stella di David è un elemento visibile nello stemma dello Stato d’Israele, secondo la tradizione ebraica questo simbolo trova una congiunzione con il Sigillo Magico usato dal Re Salomone per controllare gli spiriti e demoni.
Ma in che campo pratico può essere utile rivolgersi alla Magia Salomonica?
È un’arte che comprende l’aiuto, tramite pentacoli, riti ed evocazione per ogni ambito della vita. Si può propiziare il denaro, allontanare nemici, accrescere le facoltà psichiche, togliere e restituire al mittente malocchi e maledizioni, portare la fortuna nella nostra esistenza…Innumerevoli gli impieghi!
Secoli di studio e applicazione hanno portato la Magia Salomonica ad aprire ogni porta chiusa, ad aiutare i casi più disperati, a risolvere i problemi più ostici. Talismani di protezione, riti d’amore, evocazione che comandano il tale spirito ad aiutare l’operatore per raggiungere la meta prefissa. La grande saggezza del pensiero Magico Salomonico integra la vita umana con l’aiuto di spiriti che in caso contrario, non si degnerebbero di scendere dai loro Empirei o salire dalle grotte del sottosuolo, nemmeno per tutto l’oro del mondo; è l’adepto, il Magus che dirige le forze come un direttore di orchestra davanti ai suoi suonatori, con rigore e autorevolezza.
Dall’antica Magia Salomonica è arrivato a noi il rito di Venere: grande cerimoniale per fare innamorare di noi una persona, per propiziare l’amore di coppia, per attirare di nuovo un amore che si è allontanato, per mettere al suo posto una rivale d’amore o suscitare passione e desiderio. Attraverso i pentacoli di Venere, che sono più d’uno, si ottiene il ricongiungimento, così come l’amicizia o il farsi ben volere. Il pentacolo di Venere nella sua trascrizione in pergamena, o con l’incisione sui metalli, resta senz’altro una delle migliori scelte per le questioni sentimentali.
Di grande importanza e molto ambiti sono i Legamenti d'Amore di Magia Salomonica: questi particolari riti agiscono sui principi naturali dell’energia, ovvero non obbligano e non impongono un sentimento, ma fanno leva su attrazioni interiori, portandole in superficie. Liberano da litigi e malintesi e rigenerano l’amore, se impedito e osteggiato da terze persone. L’operatore agisce in modo che il sentimento cresca libero e consolidato nel tempo.
Questo tipo di magia lavora più sui sentimenti profondi che sulle emozioni legate alla passione e all’istinto. E’ facilmente intuibile il perché: essa si appoggia a rituali così profondamente concepiti da essere viscerali, e si manifesta alla persona sottoposta alle sue influenze, con una sorta di pensieri nostalgici, legati alle esperienze e ricordi belli vissute insieme al suo ex, che si fanno ogni giorno più intensi.
Se non ci sono motivi che possono bloccare il ritorno molto forti, legati alla rottura o da altre particolari influenze, la persona, quando sopraggiungono queste emozioni, si lascia andare a sentimenti, che giorno dopo giorno, soprattutto non vedendo e non sentendo il partner, vanno ad accumularsi, mettendo in crisi il soggetto che rimette in discussione la decisione presa.
E arriverà piano piano, da 28 giorni a un massimo di 3 mesi, a credere fermamente di aver sbagliato decisione, ed ecco che ciò lo farà ritornare a contattare e cercare l’amante lasciato nella disperazione. Si parla di un rito di 28 giorni perché questo è il tempo di una lunazione.
Affidarsi alla Magia Salomonica per l’amore vuol dire poter disporre di un’esperienza millenaria in ogni problema, ogni situazione legata alla pena d’amore, al conflitto dentro una coppia, a propiziare fedeltà e devozione nel nostro partner.